venerdì, settembre 27, 2013

Freud, Introduzione alla psicoanalisi, lezione 1


Nell'introduzione alla psicoanalisi, Freud parte dal presupposto che noi siamo delle persone nuove nel campo, per cui ci tratta come se avessimo bisogno di una prima informazione riguardante la psicoanalisi.


Per capire meglio il concetto, ci viene fatto subito un esempio:

  1. In altri ambiti, come la medicina, quando ad un malato viene sottoposta una nuova tecnica medica, è comune svalutare al paziente gli inconvenienti e rassicurarlo con promesse circa i risultati del trattamento, a scopo di aumentare le probabilità di successo.
  2. Quando però in trattamento psicoanalitico si prende un nevrotico, le cose vanno diversamente. Gli vengono esposti la difficoltà del metodo, la lunga durata, gli sforzi e i sacrifici che si dovranno pagare, e per quanto spetti i risultati gli viene detto che non ci sono promesse certe e che il tutto dipende dal suo comportamento, dalla sua comprensione, docilità e stabilità.


Il metodo di insegnamento nella psicoanalisi è però un po' più complicato a differenza della medicina in cui si è abituati a vedere il paziente con con tutti i suoi sintomi, in quanto nella psicoanalisi "[...] non si procede a nient'altro che a uno scambio di parole tra l'analizzato e il medico. Il paziente parla, racconta di esperienze passate e di impressioni presenti, si lamenta, ammette i propri desideri e impulsi emotivi. Il medico ascolta, cerca di dare un indirizzo ai processi di pensiero del paziente, lo esorta, sospinge la sua attenzione verso determinate direzioni, gli fornisce alcuni chiarimenti e osserva le reazioni di comprensione o di rifiuto che in tal modo suscita nel malato." 

" Originariamente le parole erano magie e, ancora oggi, la parola ha conservato molto del suo antico potere magico. Con le parole un uomo può rendere felice l'altro o spingerlo alla disperazione, con le parole l'insegnante trasmette il suo sapere agli allievi, con le parole l'oratore trascina con sé l'uditorio e ne determina i giudizi e le decisioni. Le parole suscitano affetti e sono il mezzo comune con il quale gli uomini si influenzano tra loro. "

Quindi, nella psicoanalisi, non va sottovalutato l'uso delle parole, e bisogna essere soddisfatti se ci viene data l'opportunità di ascoltare le parole che si scambiano l'analista e il suo paziente. Ora sembra tutto più facile, ma nemmeno questo ci è possibile in quanto il trattamento psicoanalitico non ammette ascoltatori e non si presta a dimostrazioni. Si potrebbe esporre un paziente agli studenti, ma non saranno possibili conclusioni in quanto, quest'ultimo, non potrà fare altro che esporre i suoi sintomi e le sue pene. C'è bisogno di un legame emotivo con l'analista affinché il paziente possa parlare della sua parte intima. Non potendo quindi assistere ad un trattamento psicoanalitico possiamo solo sentirne parlare e farne conoscenza per "sentito dire". La formazione di un giudizio dipende dalla fiducia che prestiamo all'informatore.

" Ora avete il diritto di domandare: se non esiste alcuna convalida oggettiva della psicoanalisi e alcuna possibilità di dimostrarne l'attendibilità, come si può mai apprenderla e convincersi della verità delle sue affermazioni? "

Per imparare al meglio la psicoanalisi bisogna iniziare uno studio della propria personalità. Non si parla di auto-osservazione, ma in caso di necessità si può far ricorso. Perchè? C'è una serie di fenomeni psichici molto comuni e noti universalmente che possono essere fatti oggetto di analisi in noi stessi. Anche questa via però ha i suoi limiti, e in questo caso si va avanti in fretta se ci facciamo analizzare da un analista esperto perchè ci può aiutare a capire le più sottili regole tecniche del procedimento. "Quest'ottimo metodo, naturalmente, è accessibile sempre soltanto a una persona per volta, mai a un intero corso."

Con la psicoanalisi si spera di scoprire il terreno comune tra il disturbo fisico e quello psichico, e perché questo avvenga, deve stare lontana da ogni ipotesi di natura anatomica e deve operare esclusivamente con concetti di natura psicologica.

Le due affermazioni della psicoanalisi sono:

  1. I processi psichici sono di per sé inconsci; di tutta la vita psichica sono consce soltanto alcune parti e alcune azioni singole. L'ammissione di processi psichici inconsci ci apre un nuovo orientamento nel mondo e nella scienza. 
  2. I moti pulsionali, i quali non possono essere chiamati che sessuali, hanno una grandissima parte non apprezzata a sufficienza nella determinazione delle malattie nervose e mentali, e forniscono un contributo da non sottovalutare. Questi impulsi vengono però sublimati dalla società che li vede come una minaccia alla civiltà e il ritorno alle mete originarie. "La società fa quindi diventare non vero ciò che è spiacevole, contesta le verità della psicoanalisi con argomenti logici e obiettivi, ma scaturiti da fonti affettive, e, trasformandole in pregiudizi, mantiene salde queste obiezioni contro ogni tentativo di confutazione."

NOTE:
Fonti: Sigmund Freud, Introduzione alla psicoanalisi (1915-1917)
Non posso fare altro che ringraziare di cuore Daniele Nicolucci per gli utili consigli. http://nicolucci.eu/

2 commenti:

  1. Buongiorno, ho trovato questo articolo decisamente interessante, dallo stile semplice e dal linguaggio fluido. La semplicità delle cose piacevoli, per dare a tutti possibilità di comprendere e conoscere i concetti fondamentali della psicoanalisi. I miei Complimenti a Gabriélle.

    Piergiovanni.
    http://www.studioperitalemauri.com/

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    1. Ti ringrazio per la partecipazione e per l'iscrizione!
      Spero che continuerai a seguire il blog e soprattutto i prossimi articoli su Freud!

      Gabriélle

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