giovedì, settembre 26, 2013

"Evito di sognare. Ogni volta che ci provo, mi sveglio sbattendo sul comodino."

Quando ero piccola i miei sogni erano pochi, ma ben precisi. E non volevo diventare una principessa, non volevo fare la dottoressa ed aiutare la gente malata, ma dentro di me bolliva il bisogno di essere diversa. Ed è stato proprio li che mi sono fregata. Giustamente anche io avevo i miei amici con i quali giocavo dalla mattina alla sera,  avevo una vita sociale regolare, ma quando rimanevo da sola, la mia mente bruciava dalla voglia di trovarsi in mezzo alle nuvole, al bordo di un aereo militare. Sì, ecco, questo è stato il mio sogno in primis: fare il pilota d'aerei nell'aeronautica militare. Tant'è che finite le scuole medie avevo fatto richiesta d'iscrizione al Lindbergh Flying School a Verona. Dopo pochi giorni la mia richiesta però è stata rifiutata. Mi sono sentita come se fossi stata uno specchio appena rotto. Stavo cercando ogni mio riflesso, ogni parte di me per ricompormi e continuare a guardare dentro me stessa per cercare un altro sogno. Nel frattempo, mi sono iscritta ad un Istituto Tecnino Linguistico, ed è stato uno dei più grandi sbagli della mia vita, perchè stavo iniziando a nutrire interesse verso un altro futuro, medico legale o comunque da scienziato forense. Alla fine dell'anno scolastico, l'unico debito che avevo era in tedesco, una lingua che odio, e così, sono stata bocciata. Mi sono rimboccata un'altra volta le maniche e mi sono iscritta ad un'altra scuola. L'amavo! Finalmente i miei voti non scendevano sotto l'8 e avevo delle compagne adorabili. Ma presto, il Comune di Verona ha deciso di chiudere quella scuola, in quanto non era Statale. Così, stavo rinunciando obbligatoriamente ad un altro sogno, mentre siamo state spostate in un'altra scuola che nessuna di noi gradiva. Le persone erano diverse, gli insegnanti non ci capivano, niente non andava bene.
Quello che voglio dire, in sostanza, è che c'è bisogno di continuità, di coraggio e di fortuna per realizzare i propri sogni. L'altra parte di me, ha fatto un errore imperdonabile: dopo parecchie cadute ha rinunciato a tutto.

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